Chiese Riformate, discorso di Benedetto XVI

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

“Prego affinché questo incontro di oggi porti esso stesso frutti di un rinnovato impegno nel lavoro per l’unità di tutti i cristiani”. Con  queste parole, Benedetto XVI si è rivolto ai membri di una  delegazione dell’Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate, ricevuti in udienza. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Il Papa ha prima ringraziato per la presenza di rappresentanti dell’Alleanza sia ai funerali di Giovanni Paolo II, sia all’inaugurazione del suo pontificato. “In queste manifestazioni di reciproco rispetto e amicizia – ha detto il Papa – mi piace vedere un frutto provvidenziale del fraterno dialogo e cooperazione intrapresi  negli ultimi 40 anni, e un segno di sicura speranza per il  futuro”. Ricordando poi il 40.mo anniversario della fine del Concilio Vaticano II, che vide la promulgazione del decreto sull’ecumenismo Unitatis Redintegratio, Benedetto XVI ha sottolineato come “il dialogo tra cattolici e membri delle Chiese riformate abbia dato un importante contributo alla necessaria opera di riflessione teologica e indagine storica, indispensabile per superare le tragiche divisioni che nacquero tra i cristiani nel sedicesimo secolo”.

L’ecumenismo ha bisogno di conversione

Il Santo Padre si è quindi soffermato sulle parole della Unitatis Redintegratio: “non può esserci ecumenismo degno di questo nome senza conversione interiore”. Ha ricordato, poi, l’impegno ecumenico di Giovanni Paolo II: su questo tema – ha detto Benedetto XVI – Karol Wojtyla spesso ha parlato del bisogno di una purificazione della memoria, per preparare i cuori a ricevere la piena verità di Cristo. Giovanni Paolo II ha dato un impulso a questo sforzo nella Chiesa cattolica e iniziative simili – ha spiegato il Santo Padre – sono state intraprese anche da molte Chiese riformate appartenenti all’Alleanza mondiale. Gesti come questi – ha concluso – sono i mattoni per la costruzione di un rapporto più profondo che deve essere consolidato nella verità e nell’amore.

 

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