Israele congela fondi dovuti alla Palestina
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
La vittoria alle elezioni palestinesi del movimento estremista islamico Hamas continua a suscitare preoccupazione nella comunità internazionale. Nei Territori, proseguono inoltre le proteste dei sostenitori di Fatah, l’ex partito di governo ora relegato all’opposizione dopo le legislative di mercoledì scorso. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Uomini armati legati al partito moderato Al Fatah hanno occupato gli uffici dell’Unione Europea a Gaza in segno di protesta per la pubblicazione di caricature considerate “irriverenti nei confronti dell’Islam” da parte di giornali danesi e norvegesi. Sempre questa mattina, almeno trenta poliziotti palestinesi hanno fatto irruzione anche nella sede del Parlamento. All’intricata situazione interna si sovrappone poi la frattura, sempre più profonda, tra Hamas e la comunità internazionale. Il movimento fondamentalista ha chiesto di non tagliare gli aiuti all’Autorità nazionale palestinese.
Israele congela fondi dovuti alla Palestina
La dichiarazione segue l’annuncio, da parte del governo israeliano, di voler congelare i fondi dovuti al governo palestinese. Un leader dell’organizzazione integralista ha dichiarato, poi, che Hamas è disponibile ad un dialogo senza pre-condizioni con Stati Uniti, Russia, Unione Europea ed ONU. Ma le possibilità di un negoziato sono subordinate a condizioni imprescindibili. Nella bozza del Consiglio dei ministri degli Esteri europei, si precisa che l’Unione Europea si dice disponibile “in via di principio” a mantenere il suo sostegno finanziario ai palestinesi per “lo sviluppo economico e la costruzione di uno stato democratico”, a condizione che il nuovo governo palestinese s’impegni a cercare “una soluzione pacifica e negoziata” con Israele.
Ue: Hamas deve cambiare
L’Alto rappresentante europeo per la politica Estera e per la Sicurezza, Javier Solana, ha ribadito, inoltre, che Hamas deve cambiare e rinunciare alla violenza se vuole il sostegno dell’Europa. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, che nel pomeriggio incontrerà il presidente palestinese Abu Mazen, ha confermato, poi, le posizioni già espresse da Israele e Stati Uniti. Si potrà trattare con Hamas – ha detto Angela Merkel – solo quando il gruppo estremista avrà riconosciuto “il diritto dello Stato ebraico ad esistere”.
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By Takver [CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons