Vertice tra Usa e Paesi Asean ad Hanoi
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Le recenti tensioni per le rivendicazioni territoriali di alcune isole da parte di Cina e Vietnam sono state al centro della riunione tenutasi oggi ad Hanoi tra Stati Uniti e ministri della Difesa dei Paesi aderenti all’Associazione delle Nazioni dell’Asia Sud-Orientale (Asean). Aprendo la riunione, il premier vietnamita, Nguyen Tan Dung, ha dichiarato che l’incontro si è rivelato una nuova e importante tappa della cooperazione dell’Asean nel settore della difesa. Sul tema delle contese territoriali al centro del vertice si sofferma il giornalista freelance e autore del sito www.sudestasiatico.com, Roberto Tofani, raggiunto telefonicamente ad Hanoi da Amedeo Lomonaco:
R. – Questo vertice si è tenuto in un momento abbastanza delicato nei rapporti tra i Paesi Asean, e in particolare tra Vietnam e Cina. L’assegnazione del Premio Nobel per la Pace al dissidente cinese Liu Xiao Bo, ha creato poi nuova tensione nei rapporti tra Pechino e Washington. In particolare, i ministri della Difesa si sono incontrati ad Hanoi per discutere su questioni di difesa. Nel caso specifico, c’è una tensione provocata dalla rivendicazione territoriale sugli arcipelaghi di Spratleys e Paracelso. Si tratta di una rivendicazione che soprattutto Hanoi e Pechino fanno da anni. Ci sono stati anche scontri negli anni passati. La tensione fra il governo vietnamita e quello cinese è poi salita negli ultimi tempi, soprattutto quando c’è stata una visita della delegazione del ministero della Difesa statunitense ad Hanoi. In particolare, il ministero della Difesa americano ha stretto rapporti di collaborazione e di intesa con quello vietnamita, suscitando la reazione di Pechino.
Controversie tra Cina e Vietnam
D. – Queste controversie territoriali tra Cina e Vietnam rappresentano una minaccia concreta per la stabilità della regione?
R. – Diciamo che siamo ben lontani dall’ipotesi di un conflitto armato, in particolare perché comunque l’Asean ha come primo obiettivo quello di creare un’area di libero scambio. L’Asean riunisce 10 Paesi con una popolazione superiore ai 600 milioni di persone e ha già concluso un accordo di libero scambio con la Cina. Quindi c’è la volontà di risolvere questa disputa territoriale in modo pacifico.
Diritti umani
D. – Altro tema riemerso in modo prorompente nei giorni scorsi, con il Premio Nobel al dissidente cinese Liu Xiao Bo, è quello dei diritti umani. Quali passi può compiere l’Asean per una maggiore tutela della dignità della persona?
R. – A livello Asean, l’anno scorso è stato costituito per la prima volta un comitato sui diritti umani. Visto dall’Occidente può sembrare poca cosa. Visto da qui, è sicuramente un primo passo importante. A livello regionale Asean, il discorso è ben complicato perché all’interno di questa Associazione sono presenti Paesi come Singapore, Laos, Myanmar, Vietnam, Filippine, Indonesia. Sono Stati fortemente distanti tra loro sia economicamente sia politicamente.