Sociologia della globalizzazione
La letteratura sulla globalizzazione è attraversata da una controversia di fondo. La domanda cruciale è: “che cosa spinge avanti la globalizzazione?” Su questo interrogativo si fronteggiano due tipi di risposte. Un primo gruppo di autori sottolinea l’esistenza di una “logica” dominante, altri individuano invece complesse logiche multicausali della globalizzazione.
Controversia Marx/Weber
Nel campo della sociologia della globalizzazione viene a ripetersi la storica controversia Marx-Weber tra una preponderanza della prospettiva economica e un pluralismo teorico che combini l’approccio economico con quello sociale e culturale. Karl Marx ha proposto nella sua teoria globale della società la dicotomia struttura (economica)/sovrastruttura (ideologica) ma questa visione di una realtà piramidale suddivisa per gradi pone problemi interpretativi mentre Max Weber insiste sull’ambivalenza di un nuovo mondo capace di creare maggiore libertà pluralismo ma anche di generare più frammentazione.
Sociologi della globalizzazione
Immanuel Wallerstein ha introdotto il concetto di sistema-mondo, Anthony Giddens relaziona il concetto di globalizzazione con quello di modernizzazione, Armand Mattelart focalizza l’attenzione sull’internazionalizzazione progressiva del sistema di comunicazione mentre Marshall Mc Luhan tratta le questioni di un sistema sociale interconnesso a livello planetario, il cosiddetto “Villaggio Globale”.
Rosenau, R. Gilpin e D. Held invece si sono occupati della politica internazionale. Lo specifico di Zigmunt Bauman riguarda le conseguenze della globalizzazione sulla vita quotidiana delle persone. Levitt, Ritzer e Ohmae hanno studiato in particolare le teorie dell’omologazione. Roland Robertson e il sociologo indiano Arjun Appadurai seguono la tradizione della cultural theory. Il combinarsi di queste diverse prospettive si inserisce in una sociologia plurale della globalizzazione. Per lo studioso italiano Domenico de Masi la globalizzazione si comprende analizzando le sue forme. Una prospettiva specifica è inoltre quella legata alle teorie sul potere dei media nel villaggio globale.
Dalla tesi di laurea, nel 2001, di Amedeo Lomonaco: “Limiti e potenzialità del fenomeno della globalizzazione per l’economia contemporanea”.