P. Cantalamessa: incontro con Cristo spartiacque della vita
© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews: “Ogni Natale, anche quello di quest’anno, potrebbe essere il primo vero Natale della nostra vita”. E’ questo uno dei passaggi centrali della seconda predica di Avvento in Vaticano – nella Cappella Redemptoris Mater, alla presenza del Papa e della Curia romana – di padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. “Per ogni uomo il principio della vita – osserva padre Cantalamessa – è quello a partire dal quale Cristo è nato per lui”.
Cristo nella storia umana
Durante la riflessione, dedicata al posto che Gesù occupa nella storia umana, il predicatore della Casa Pontificia sottolinea che Cristo è riconosciuto come “il baricentro del tempo e della storia”. E pone, in particolare, alcune cruciali domande:
Cristo è anche il centro della mia vita, della mia piccola storia personale? Del mio tempo? Vi occupa un posto centrale solo in teoria, o anche di fatto? È una verità solo pensata, o anche vissuta?
“Nella vita della maggioranza delle persone – ricorda padre Cantalamessa – c’è un evento che divide la vita in due parti. Per gli sposati questo, in genere, è il matrimonio. Per i sacerdoti è l’ordinazione sacerdotale. Anche San Paolo – aggiunge il predicatore della Casa Pontificia – divideva la propria vita in due parti ponendo come spartiacque “l’incontro con Cristo”.
Rinnovare se stessi
Come fare – chiede il predicatore della Casa Pontificia – per sperimentare anche noi qualcosa di quello che hanno sperimentato San Paolo e tanti altri? Padre Cantalamessa sottolinea che “l’incontro personale con Cristo è un evento che può aver luogo in qualsiasi momento della vita”. E ricorda, in particolare, un passaggio dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco:
“Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore”.
Cristo, Alfa e Omega
Da qualche tempo, soprattutto nel mondo anglosassone, le espressioni “avanti Cristo”, “dopo Cristo” sono sostituite con le formule “avanti l’era comune” ed “era comune”. Cambia la dicitura – osserva infine padre Cantalamessa – ma non la sostanza della cosa. Il tempo resta lo stesso e avanza linearmente:
“Cristo è il centro della linea, colui al quale tutto tende prima di lui e dal quale tutto dipende dopo di lui. Definendosi “l’Alfa e l’Omega” della storia (Ap 21,6), il Risorto assicura che non solo egli riunisce in sé il principio alla fine, ma è lui stesso il principio imprecisato e la fine, l’autore della creazione e della consumazione”.