Gesù è la “sorgente di vita”, “Colui che ridona la vita a chi si fida pienamente di Lui”. E’ quanto ha affermato Papa Francesco all’Angelus riferendosi ai racconti odierni del Vangelo. Gli episodi delle guarigioni di una fanciulla e di una donna – ha affermato il Pontefice che ha anche lanciato appelli per la pace in Nicaragua e in Siria – hanno un unico centro: la fede.
Tutti sono ammessi al cuore di Gesù
Su questa strada, contraddistinta dal fiducioso affidarsi al Signore, “sono ammessi tutti”:
“Nessuno deve sentirsi un intruso, un abusivo o un non avente diritto. Per avere accesso al suo cuore, al cuore di Gesù, c’è un solo requisito: sentirsi bisognosi di guarigione e affidarsi a Lui. Io vi domando: ognuno di voi si sente bisognoso di guarigione? Di qualche cosa, di qualche peccato, di qualche problema? E se sente questo, ha fede in Gesù? Sono i due requisiti per essere guarito, per avere accesso al suo cuore: sentirsi bisognosi di guarigione e affidarsi a Lui. Gesù va a scoprire queste persone tra la folla e le toglie dall’anonimato, le libera dalla paura di vivere e di osare. Lo fa con uno sguardo e con una parola che li rimette in cammino dopo tante sofferenze e umiliazioni. Anche noi siamo chiamati a imparare e a imitare queste parole che liberano e questi sguardi che restituiscono, a chi ne è privo, la voglia di vivere”.