Gregorio Magno, Papa e dottore della Chiesa

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Nome Pontefice Da Fino a Luogo di nascita
64 Gregorio I 590 604 Romano

Proviene dalla famiglia senatoriale degli Anici. Alla morte del padre Gordiano, viene eletto, molto giovane, Prefetto di Roma. Decide di farsi monaco e si dedica con assiduità alla contemplazione dei misteri di Dio nella lettura della Bibbia. Papa Pelagio II lo invia come nunzio, presso la corte di Costantinopoli, dove resta per sei anni. Si guadagna la stima dell’imperatore Maurizio I e battezza il figlio Teodosio.

Elezione

Il 3 settembre del 590 viene eletto al soglio di Pietro. In quei giorni Roma è colpita da una pestilenza. Per implorare l’aiuto divino, Gregorio fa andare il popolo in processione per tre giorni consecutivi alla basilica di Santa Maria Maggiore. Si dedica con sollecitudine anche ai problemi dell’Italia provata da alluvioni, carestie, pestilenze. E’ il primo Papa ad utilizzare anche il potere temporale della Chiesa.

Evangelizzazione e carità

Papa Gregorio vede i longobardi con gli occhi del buon pastore: è preoccupato di annunciare loro la parola di salvezza, stabilendo con rapporti di fraternità in vista di una futura pace fondata sul rispetto reciproco. Si preoccupa della conversione dei giovani popoli e del nuovo assetto civile dell’Europa: i Visigoti della Spagna, i Franchi, i Sassoni, gli immigrati in Britannia ed i Longobardi, sono i destinatari privilegiati della sua missione evangelizzatrice. Intraprende una serrata trattativa col re longobardo Agilulfo che portò ad un periodo di tregua. Gregorio impiega anche i beni propri e i lasciti alla Chiesa per aiutare i fedeli: compra e distribuisce grano, soccorre i bisognosi, sostiene sacerdoti, monaci e claustrali in difficoltà, paga riscatti di prigionieri,

Servo dei servi di Dio

Papa Gregorio promuove il canto liturgico, che da lui prende il nome di gregoriano, e scrive diverse opere. Nella Regola pastorale, tratteggia la figura del vescovo ideale. Nei Dialoghi, un testo agiografico, ricorda la vita di persone contemporanee o scomparse da poco, che ben potevano essere qualificate sante, anche se non canonizzate. Dedica un libro a Benedetto da Norcia. Nelle lettere ufficiali si definisce “Servus servorum dei”, “servo dei servi di Dio”. Muore il 12 marzo del 604 e viene sepolto nella Basilica di San Pietro.

Fonti: Wikipedia e varie

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