Israele cambia tracciato del muro

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

L’Alta corte israeliana ha ordinato oggi di cambiare il tracciato del muro che Israele sta costruendo in Cisgiordania, per minimizzare le sofferenze alla popolazione palestinese. La sentenza giunge pochi giorni prima di quella della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, che si esprimerà sugli stessi temi, su richiesta delle Nazioni Unite, il prossimo 9 luglio. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il governo israeliano ha reso noto che intende rispettare la decisione della Corte e cambierà il tracciato del muro intorno alla Cisgiordania. Il ministro della Giustizia israeliano, Yosef Lapid, ha espresso aperto compiacimento per l’odierna sentenza, sottolineando come sia necessario garantire la sicurezza agli israeliani, ma non a scapito della libertà di spostamento dei palestinesi. Lo Stato ebraico – hanno dichiarato i giudici – deve trovare alternative che danneggino meno la popolazione. E queste alternative esistono: lo precisano i giudici che hanno accolto gli appelli presentati dagli avvocati dei cittadini palestinesi ai quali sono stati confiscati terreni per innalzare la barriera. Secondo la radio militare, dovrà essere smantellato e spostato un tratto di muro di 30 chilometri e gli abitanti palestinesi di questa zona avranno diritto a risarcimenti.

Col muro effetti devastanti

Il tratto di barriera contestato – ha spiegato uno degli avvocati – avrebbe un impatto devastante per la vita di almeno 45 mila palestinesi che vivono in dieci diversi villaggi. Lo scopo principale del muro, la cui costruzione, iniziata nel giugno 2002, prevede un’estensione finale di almeno 600 chilometri, è di prevenire attentati terroristici palestinesi. Su questo punto i giudici hanno convenuto con il governo di Tel Aviv sostenendo che il progetto non è stato realizzato per fini politici. La situazione sul terreno, infine, continua ad essere incandescente: un adolescente palestinese è stato ucciso a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, durante un’operazione dell’esercito israeliano.

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