Settimana Gerardiana, il Papa: i santi sono nostri amici
Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – Messaggio di Francesco in occasione del centenario della consacrazione della chiesa parrocchiale di Olgiate Comasco. Le celebrazioni si sono aperte con l’arrivo dell’urna con il corpo di san Gerardo de’ Tintori.
L’arrivo dell’urna di San Gerardo, la Messa presieduta da monsignor Dario Edoardo Viganò, vicecancelliare della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali, e la lettura del messaggio di Papa Francesco inviato alla comunità cristiana dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano. In questa triplice cornice si sono aperte, nel pomeriggio del 14 ottobre, le celebrazioni per il centenario della consacrazione della chiesa parrocchiale di Olgiate Comasco. Una cittadina di undicimila abitanti a metà strada tra Como e Varese segnata dal profondo legame con tanti santi e da una particolare devozione verso un santo laico: San Gerardo de’ Tintori, nato a Monza nella prima metà del XII secolo. Il programma della Settimana Gerardiana si concluderà il 22 ottobre con la Messa solenne presieduta dal cardinale Oscar Cantoni.
San Gerardo de’ Tintori, “un santo in uscita”
“Voi olgiatesi – scrive il Pontefice nel suo messaggio – siete amici di San Gerardo per la guarigione da una terribile malattia che falcidiava la popolazione”. Dopo quasi 80 anni dall’ultima volta, le spoglie mortali del santo di Monza tornano a Olgiate Comasco. Nel centenario della consacrazione della chiesa parrocchiale, dopo gli anni della pandemia, la comunità infatti accoglie nuovamente l’urna di San Gerardo. Tanti fedeli della diocesi di Como e di Milano – scrive Papa Francesco – hanno la possibilità di approfondire “la conoscenza di Gerardo. “Un santo in uscita” che apparteneva ad una famiglia monzese arricchitasi con la tintura dei panneggi e che decise di donare tutti i suoi ben per fondare il primo ospedale laico della città dedicato a poveri e emarginati.
L’amicizia con i santi
Papa Francesco, ricordando l’amicizia con i santi e il legame particolare con San Gerardo della parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano, esorta infine a riflettere su quanto aveva già affermato nell’udienza generale del 2 febbraio del 2022: “la relazione di amicizia che posso costruire con un fratello o una sorella accanto a me, posso stabilirla anche con un fratello o una sorella che sono in Cielo. I santi sono amici con cui molto spesso intessiamo rapporti di amicizia. È sempre grazie alla comunione dei santi che sentiamo vicini a noi i Santi e le Sante che sono nostri patroni, per il nome che portiamo, per esempio, per la Chiesa a cui apparteniamo, per il luogo dove abitiamo, e così via, anche per una devozione personale”. “Ed è questa la fiducia – aveva inoltre spiegato il Papa nella catechesi – che deve sempre animarci nel rivolgerci a loro nei momenti decisivi della nostra vita. Non è una cosa magica, non è una superstizione, la devozione ai santi; è semplicemente parlare con un fratello, una sorella che è davanti a Dio, che ha percorso una vita giusta, una vita santa, una vita esemplare, e adesso è davanti a Dio. E io parlo con questo fratello, con questa sorella e chiedo la sua intercessione per i miei bisogni”.