Iraq: liberati ostaggi cinesi
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Iraq, mentre venivano liberati gli otto ostaggi cinesi rapiti martedì scorso, il gruppo ‘Ansar Al Sunna’ rivendicava l’uccisione di 15 agenti della Guardia nazionale. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il rilascio è stato confermato anche da funzionari dell’ambasciata cinese a Baghdad. Ieri i rapitori avevano chiesto al governo di Pechino di proibire ai cinesi di recarsi in Iraq in cambio della liberazione degli ostaggi. Subito dopo questa richiesta, la Cina ha ricordato di aver più volte avvertito i cittadini della Repubblica Popolare chiedendo loro di non andare nel Paese arabo.
Ma sul fronte dei sequestri si devono registrare anche notizie tragiche: su un sito integralista islamico è stato pubblicato il video della decapitazione di due civili iracheni rapiti da un gruppo guidato dal terrorista giordano Al Zarqawi. Sul terreno, inoltre, la situazione è sempre più incandescente: dopo il drammatico attentato compiuto ieri a Baghdad e costato la vita ad almeno 15 persone, la comunità sciita è stata sconvolta da un nuovo episodio di violenza.
Esplosa un’autoambulanza guidata da un kamikaze
Un’ambulanza guidata da un kamikaze è esplosa ieri sera nei pressi della capitale davanti ad un edificio dove si stava svolgendo una festa nuziale. La deflagrazione ha causato almeno 12 morti, tutti sciiti. Il ministro dell’Interno iracheno ha annunciato che l’aeroporto di Baghdad resterà chiuso per motivi di sicurezza il 29 e 30 gennaio, date delle vigilia e delle elezioni. In Italia, infine, arriverà domani all’aeroporto romano di Ciampino la salma di Simone Cola, il maresciallo ucciso ieri in Iraq. Dopo aver incontrato la moglie Alessandra, il vescovo della diocesi di Frosinone, Veroli e Ferentino, mons. Salvatore Boccaccio, ha sottolineato come con la fede sia possibile superare questo drammatico momento. “Si deve invocare il perdono – ha aggiunto il presule – perchè è fondamentale per uscire da una situazione come questa”.