Italia formazione del nuovo governo: ore cruciali

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Italia si sono concluse al Quirinale le consultazioni del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per la formazione del nuovo governo. Il capo di Stato italiano ha ricevuto, questa mattina, le delegazioni di AN, Forza Italia e gli ex presidenti Cossiga e Scalfaro. Berlusconi, intanto, non nasconde il proprio ottimismo e prevede, già per questa sera, la soluzione della crisi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il giro di consultazioni del presidente Ciampi per risolvere il rompicapo politico sembra prospettare due possibili opzioni: un nuovo governo Berlusconi o un appuntamento anticipato con le urne. Appare invece meno probabile la formazione di un esecutivo tecnico o istituzionale. Ciampi, chiudendo le consultazioni, ha dichiarato che prenderà una decisione prima possibile. Nell’incontro al Quirinale, il leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini ha chiesto al presidente italiano di affidare l’incarico di premier a Berlusconi. Sulla stessa linea anche il segretario dell’UDC, Marco Follini, che ieri sera ha confermato la proposta di un governo guidato dal presidente del Consiglio.

Urgente programma per imprimere svolta economica

Follini ha anche ribadito, però, l’urgenza di un nuovo programma che possa imprimere una svolta politica ed economica. Berlusconi, intanto, appare sereno e ottimista. Annunciando tempi strettissimi per la risoluzione della crisi, dice di essere pronto a presentare la lista dei ministri quando Ciampi avrà sciolto la riserva. Ma nella Casa delle Libertà restano da sciogliere due nodi: l’UDC ha confermato che se ci sarà un Berlusconi bis, Marco Follini non ne farà parte; la Lega non vuole cedere il ministero delle Riforme e condiziona la propria presenza nel nuovo esecutivo al mantenimento di questo dicastero. Mentre Berlusconi cerca di ricompattare il centrodestra, l’opposizione reclama, infine, elezioni anticipate. Il leader dell’Unione, Romano Prodi, chiede un “mutamento radicale” anche perché la situazione economica è preoccupante. “Meglio andare a votare – dice Prodi – che un nuovo governo Berlusconi”.

Foto:

Dora Dragoni [CC BY 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/3.0)], via Wikimedia Commons

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