Boeing precipitato in Perù
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Ancora una sciagura nei cieli: un Boeing, di proprietà di una compagnia peruviana, è precipitato ieri in Perù nei pressi della città di Pucallpa, nella giungla amazzonica. Il bilancio delle vittime, ancora provvisorio, è di 41 morti. Il velivolo, con a bordo sette membri dell’equipaggio e 93 passeggeri, tra i quali 16 stranieri, era partito da Lima ed era diretto a Iquitos. E’ stata individuata una scatola nera ed il ministero dei Trasporti peruviano ha aperto un’inchiesta sulla sciagura. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Rapide e drammatiche sequenze hanno preceduto questa nuova disgrazia aerea. Il velivolo ha cominciato a sussultare pochi minuti prima dell’atterraggio a causa, probabilmente, di un violento temporale. L’aereo, che nello schianto si è spezzato in due, ha poi preso fuoco nella giungla amazzonica peruviana. Su questi tragici momenti si sofferma il racconto di un superstite: “L’aereo scendeva senza controllo e la turbolenza era molto forte”, ha detto il peruviano Yuri Salas. “Poco dopo ho sentito un gran colpo – ha aggiunto – e mi sono trovato in mezzo alle fiamme”. Salas ha poi spiegato come sia riuscito a salvarsi. “Ho visto uno squarcio fra le lamiere – ha detto – e sono uscito dall’aereo. Il silenzio carico di disperazione e paura a bordo dell’aereo, è stato poi rotto dal fragore delle esplosioni e il Boeing è stato completamente avvolto dalle fiamme.
Quinta sciagura in meno di un mese
Si tratta della quinta sciagura in meno di un mese. Lo scorso due agosto 22 persone sono rimaste ferite quando un velivolo dell’Air France è finito fuori pista all’aeroporto di Toronto, forse in seguito a forti raffiche di vento. Quattro giorni dopo, un aereo di una compagnia tunisina è precipitato in mare, al largo di Palermo, causando la morte di 13 persone. La manovra di ammaraggio è stata intrapresa dopo il blocco di entrambi i motori. Lo scorso 14 agosto un’altra tragedia è costata la vita a 121 persone: un Boeing cipriota si è schiantato, a causa di una depressurizzazione e della mancanza di carburante, contro una montagna nei pressi di Atene. Due giorni dopo, un aereo colombiano è precipitato in Venezuela, probabilmente per un guasto ai motori, causando 160 morti.