Papa Francesco: gioia è poter guardare i bambini negli occhi
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Servizio sul discorso di Papa Francesco ai partecipanti al Congresso internazionale “La dignità del minore nel mondo digitale”:
Il problema della protezione efficace della dignità dei minori nel mondo digitale” è un nuovo e gravissimo fenomeno “caratteristico del nostro tempo”. E’ quanto ha affermato Papa Francesco rivolgendosi ai partecipanti al Congresso internazionale “La dignità del minore nel mondo digitale” promosso a Roma dalla Pontificia Università Gregoriana.
Cura e affetto
Si deve operare concordemente – ha aggiunto – per proteggere la dignità e i diritti dei minori.
Il Vangelo e i bambini
Il Vangelo – ha ricordato il Pontefice – ci parla “dell’affetto e dell’accoglienza di Gesù per i bambini” che prende fra le braccia e benedice:
Il mondo digitale
Il “digital world” – ha osservato il Santo Padre – è un nuovo mondo che suscita ammirazione e fascino ma anche “timori e forse paura”. In pochi decenni – ha spiegato il Papa – sono stati trasformati “il nostro ambiente di vita e il nostro modo di comunicare e di vivere”.
Oltre 800 milioni i minori che navigano in rete
Si stima siano oltre 800 milioni i minori che utilizzano Internet. Che cosa – ha chiesto il Papa – trovano nella rete?
I lati oscuri della rete
E sono molti – ha spiegato Papa Francesco – i “fenomeni gravissimi” che dilagano nella rete, nelle “sue regioni oscure”. Tra questi, la diffusione di “immagini pornografiche sempre più estreme perché con l’assuefazione si alza la soglia di stimolazione”. Ma anche “il crescente fenomeno del sexting” con l’invio di immagini esplicite “fra i giovani e le ragazze che usano i social media”.
Fenomeni inquietanti
Un’altra pratica dilagante è quella della “sextortion”, usata da cyber criminali che, per estorcere denaro, si dichiarano pronti a pubblicare foto o video compromettenti per la vittima. Altri fenomeni gravissimi – ha ricordato il Papa – sono “l’adescamento dei minori a scopo sessuale tramite la rete” e “il bullismo che si esprime sempre più online”.
Crimini spaventosi
A questi gravissimi fenomeni si aggiungono gli “spaventosi crimini dell’organizzazione online del traffico delle persone, della prostituzione, perfino dell’ordinazione e della visione in diretta di stupri e violenze su minori commessi in altre parti del mondo”. Di fronte a tutto questo – ha affermato Francesco – “restiamo certamente inorriditi” e “disorientati” anche perché lo sviluppo delle nuove tecnologie “mette fuori gioco le generazioni più anziane”.
Non prevalga la paura
Occorre mobilitazione efficace
“Dobbiamo aver fiducia – ha aggiunto il Papa ricordando un altro passaggio dell’Encliclica Laudato si’ – che è possibile allargare nuovamente lo sguardo, e la libertà umana è capace di limitare la tecnica, di riorientarla e di metterla al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale”. Il Papa esorta poi a promuovere una mobilitazione efficace.
Errori di prospettiva
Ma si devono decisamente contrastare “alcuni possibili errori di prospettiva”. Il primo è quello di “sottovalutare il danno che viene fatto ai minori”dai gravissimi fenomeni legati ai lati oscuri della rete. Il secondo errore consiste nel pensare che “soluzioni tecniche automatiche”, “filtri costruiti in base ad algoritmi sempre più raffinati” siano sufficienti per fronteggiare i problemi. Il terzo errore di prospettiva riguarda l’errata “visione ideologica e mitica della rete come regno della libertà senza limiti”.
Pornografia sempre più estrema
Errori che si inseriscono in un contesto in cui “la diffusione della pornografia sempre più estrema e degli altri usi impropri della rete non solo causa disturbi, dipendenze e gravi danni anche tra gli adulti, ma incide effettivamente anche sull’immaginario dell’amore e sulle relazioni tra i sessi”. “E sarebbe una grave illusione pensare – osserva Francesco – che una società in cui il consumo abnorme del sesso nella rete tra gli adulti sia poi capace di proteggere efficacemente i minori”.
Chiesa cattolica e abusi
Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, il Papa ricorda che “negli anni recenti è diventata sempre più consapevole di non aver provveduto a sufficienza al proprio interno alla protezione dei minori”:
Poter guardare i bambini negli occhi
Il Papa ha detto infine che in moltissime occasioni e in tanti Paesi diversi i suoi occhi incontrano quelli dei bambini:
Le parole di una ragazza irlandese
Prima del discorso del Pontefice una ragazza irlandese di 16 anni, a nome dei minori del mondo, ha presentato al Papa la Dichiarazione di Roma, adottata dai partecipanti al primo Congresso mondiale “Child Dignity in the Digital World”:
“Io Le offro questo storico documento a nome di milioni di giovani di ogni parte del mondo, che devono essere informati e molto maggiormente protetti dai rischi di abuso sessuale e da altre forme di abuso in internet. Ogni bambino ha diritto alla dignità e alla sicurezza. Tuttavia, oggi milioni di bambini sono oggetto di abuso e di sfruttamento in tutto il mondo. La tecnologia, che ha cambiato le nostre vite in tanti modi così positivi, viene usata anche in misura crescente per lo sfruttamento dei bambini.
Sfide enormi
“Le sfide sono enormi – ha detto la ragazza irlandese – ma la nostra risposta non deve essere la depressione e lo scoraggiamento. Dobbiamo lavorare insieme per cercare soluzioni positive, costruttive per tutti. Dobbiamo assicurare che tutti i bambini abbiano un accesso sicuro a internet per sviluppare la loro formazione, le loro comunicazioni e connessioni. Si devono anche sollecitare le famiglie, i vicinati, le comunità di ogni parte del mondo e gli stessi bambini perché siano più consapevoli dell’impatto esercitato da internet sui minori”.