Elezioni di medio termine negli Stati Uniti
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Elezioni di medio termine negli Stati Uniti: i democratici conquistano la Camera e sono in corsa per il Senato, dove si profila un sostanziale pareggio. La sconfitta dei repubblicani è netta, invece, nelle elezioni dei governatori. Sulle consultazioni di medio termine americane, caratterizzate da una buona affluenza, ascoltiamo il servizio di Amedeo Lomonaco:
Dopo 12 anni, i democratici conquistano la Camera ottenendo, secondo le ultime proiezioni, 227 seggi su 435. Il presidente americano, George Bush, si è detto deluso per la sconfitta del partito repubblicano alla Camera, dove è stato eletto per la prima volta un musulmano, un democratico di origine somala. E’ molto equilibrata, invece, la corsa al Senato: l’esito è ancora incerto in Virginia e in Montana, dove sono in vantaggio i democratici. Con una vittoria in questi due Stati, il partito democratico conquisterebbe 49 seggi, lo stesso numero di quelli dei repubblicani.
I democratici vincono a New York
I democratici possono anche contare sull’appoggio dei due senatori indipendenti ma in caso di parità, la maggioranza andrebbe comunque ai repubblicani perché diventerebbe decisivo il voto del vice capo di Stato americano, Dick Cheney, presidente del Senato. Nelle elezioni dei governatori, che interessavano 36 Stati su 50, il tracollo dei repubblicani è stato invece evidente: dopo il voto di medio termine, 28 governatori sono democratici e 22 repubblicani. Prima della consultazione, il rapporto era invece di 28 a 22 in favore dei repubblicani. I democratici hanno vinto in alcuni Stati chiave quali New York, Massachusetts, Ohio, Colorado e Arkansas. Il partito di Bush ha trovato importanti conferme, invece, in Florida, Texas e California.
Nel sud Sakota vince il no all’aborto
Nell’ambito delle elezioni di medio termine si è votato, in 37 Stati, anche per 205 referendum. In 7 Stati è stata bocciata la proposta di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel Sud Dakota, gli elettori hanno votato ‘no’ all’aborto e in Missouri è stata invece data via libera alla ricerca sulle staminali. I californiani hanno bocciato, poi, la proposta di aumentare le tasse sul petrolio e in Arizona lo spagnolo diventa seconda lingua ufficiale.
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