Ad Hanoi, in Vietnam, i lavori dell’Apec
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Si sono aperti ad Hanoi, in Vietnam, i lavori del vertice dell’Associazione per la cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC). Ai lavori partecipano leader e uomini d’affari dei 21 Paesi membri, tra cui Stati Uniti e Cina. Prenderanno in esame varie proposte, tra cui la creazione di una zona di libero scambio tra gli Stati del Pacifico e l’eliminazione di ogni barriera doganale nell’area entro il 2010 per gli Stati più sviluppati ed entro il 2020 per i Paesi in via di sviluppo. Sul vertice dell’APEC ad Hanoi, il servizio di Amedeo Lomonaco:
La liberalizzazione degli scambi e la minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord sono i principali temi del vertice dell’APEC. Per favorire la crescita economica dell’area è stato lanciato un appello “ai grandi protagonisti” dei negoziati del Doha Round dell’Organizzazione mondiale del commercio chiedendo “profonde riduzioni” dei sussidi agricoli. Anche se non esplicitato, è chiaro il riferimento all’Unione Europea. Si sollecitano, inoltre, “tagli reali” delle tariffe sui prodotti industriali e “nuove aperture” agli scambi di servizi. Intervenendo al Forum, il segretario di Stato statunitense emaciano, Condoleezza Rice, ha detto poi che il Vietnam, oltre ad essere uno spettro che appartiene al passato degli Stati Uniti, è un modello da seguire per il Myanmar e la Corea del Nord.
Preoccupazioni Usa per la Corea del Nord
Su quest’ultimo Paese si concentrano le preoccupazioni americane e della comunità internazionale. Il presidente George Bush, giunto ad Hanoi per partecipare al vertice, intende far approvare una dichiarazione che metta in guardia la Corea del nord dal portare avanti il proprio programma nucleare. Ma non è riuscito, ieri, a convincere il presidente sudcoreano ad attuare integralmente le sanzioni decise dall’ONU nei confronti di Pyongyang. I presidenti di Stati Uniti e Corea del Sud hanno comunque riaffermato il desiderio di risolvere il contenzioso sul nucleare nordcoreano in modo pacifico. Bush ha anche ripetuto che se il regime di Pyongyang rinuncerà all’atomica, gli Stati Uniti concluderanno accordi di sicurezza con il Paese asiatico.