Crisi palestinese, vertice alla Mecca

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Prosegue alla Mecca il vertice tra Hamas e al Fatah per trovare una soluzione alla crisi palestinese. Fonti dei due partiti hanno reso noto che è stata raggiunta un’intesa per la ripartizione dei ministeri di un governo di unità nazionale. Ma restano ancora alcuni intricati nodi da sciogliere. Secondo gli analisti arabi, il vertice della Mecca è l’ultima occasione per evitare una guerra civile nei Territori Palestinesi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Gli obiettivi del vertice sono la cessazione delle violenze, la formazione di un governo di unità nazionale e il rilancio del processo di pace con Israele. Ogni obiettivo eventualmente raggiunto è propedeutico per il successivo. La strada intrapresa appare quella giusta: sembra infatti reggere, nei Territori Palestinesi, la tregua decretata dopo quattro giorni di scontri costati la vita ad oltre 90 persone. Ma l’equilibrio è fragile ed un eventuale fallimento dei negoziati alla Mecca renderebbe la situazione esplosiva.

Governo di unità nazionale

Il passo successivo, quello che dovrebbe portare ad un governo di unità nazionale, sembra realizzabile. I due partiti hanno reso noto, infatti, che è stato trovato un accordo per la ripartizione dei principali ministeri. Secondo fonti di stampa, Hamas avrà nel nuovo governo nove ministri, al  Fatah sei. Sette ministeri, tra cui quelli chiave degli Esteri, degli Interni e delle Finanze, saranno invece affidati a politici indipendenti. Ma questo ipotetico scenario ha già innescato alcune forti resistenze da parte di Hamas, perché il gruppo radicale, con un esecutivo così composto, non avrebbe più la maggioranza.

Rilancio del processo di pace

Si accelera poi l’attività diplomatica in vista di un possibile rilancio del processo di pace tra israeliani e palestinesi. Il principale ostacolo resta, in questo caso, il rifiuto di Hamas di accettare gli accordi siglati dall’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), in particolare con Israele, che prevedono un riconoscimento implicito dello Stato ebraico. Il gruppo radicale ha accettato di rispettare, finora, solo le intese che riguardano il popolo palestinese. La strada tracciata alla Mecca è dunque piena di insidie ma la volontà di superare gli ostacoli, espressa sia da Hamas sia da al Fatah, fa sperare in un percorso virtuoso che possa realmente portare la pace nei Territori e tra israeliani e palestinesi.

Foto:

By KrishnaVikas (clickbyviks) [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons

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