© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

La violenza continua a devastare l’Iraq: alla notizia di nuovi attentati a Baghdad, costati la vita ad oltre 50 persone, si aggiungono le agghiaccianti immagini di filmati con le tragiche sequenze dell’uccisione di un soldato iracheno e della lapidazione di una giovane donna. Il servizio di Amedeo Lomonaco: 

In Iraq, gli attacchi dei ribelli continuano con modalità e in luoghi ormai drammaticamente consueti: l’esplosione di un’autobomba nei pressi di un mercato, in un quartiere sciita di Baghdad, ha provocato la morte di almeno 30 persone. Poco dopo, la deflagrazione di un ordigno in un altra zona, ha causato 20 morti. Violenze anche a Samarra, dove un gruppo di insorti ha attaccato una caserma uccidendo 7 militari iracheni. Negli Stati Uniti, intanto, il presidente George Bush ha chiesto al Congresso di approvare una nuova legge per il finanziamento della guerra in Iraq.

Video agghiaccianti dall’Iraq

La Casa Bianca teme una più intensa serie di violenze nel Paese arabo se non verranno subito messi a disposizione i fondi richiesti. Dall’Iraq arrivano poi raccapriccianti filmati: un gruppo vicino ad Al Qaeda ha pubblicato su un sito integralista le tragiche immagini dell’uccisione di un soldato iracheno, accusato di far parte di quelli che vengono definiti “squadroni della morte”. Queste formazioni sarebbero coordinate, secondo l’organizzazione terroristica, dal governo sciita per colpire i sunniti. Sempre su internet, è stato diffuso un video su una barbara e antica pratica che continua ad essere eseguita in alcuni Paesi.

Su internet il video di una lapidazione

Il filmato mostra le drammatiche sequenze della lapidazione di una giovane irachena, ritenuta colpevole di aver offeso la propria comunità, di culto yazidi, per essersi innamorata di un ragazzo sunnita. All’uccisione della ragazza assistono, con agghiacciante indifferenza, agenti iracheni e varie persone. Gli yazidi sono circa 500 mila e vivono prevalentemente nel nord dell’Iraq, nel Kurdistan iracheno. Parlano un dialetto curdo e seguono una religione preislamica. La comunità degli yazidi è vissuta per secoli pacificamente accanto a musulmani e cristiani. Ma in questi ultimi anni è stata ripetutamente minacciata da estremisti sunniti.

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