Abu Ghraib: abusi contro prigionieri iracheni
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Iraq, una serie di attentati ha scosso Baghdad: l’episodio più grave è avvenuto in un quartiere centrale, dove tre ragazzi sono morti per l’esplosione di una bomba. In questo scenario, dominato dalla violenza, si devono poi registrare la diffusione di un filmato con immagini di uccisioni di soldati americani da parte di un cecchino della guerriglia e di nuove, strazianti foto che mostrano abusi contro prigionieri iracheni. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
A Baghdad, il consueto tragitto da casa a scuola si è trasformato in una trappola mortale per tre ragazzi rimasti uccisi a causa di un ordigno esploso sul ciglio della strada. L’attentato aveva probabilmente come obiettivo una pattuglia della polizia. Sempre nella capitale, tre civili sono morti per la deflagrazione di un ordigno nei pressi di un negozio di alcolici e una persona è rimasta uccisa in seguito ad un attacco kamikaze compiuto davanti alla sede di una facoltà universitaria. La serie di attentati è proseguita, poi, nella zona meridionale di Baghdad, dove uomini armati hanno assassinato un ufficiale di polizia e il suo autista.
Diffuso filmato con cecchino che uccide soldati Usa
La polizia ha annunciato, inoltre, di aver trovato quattro cadaveri in un quartiere settentrionale della capitale a maggioranza sciita. Alla violenza perpetrata sul terreno si aggiunge poi quella mostrata da scioccanti video. Dopo il filmato di qualche giorno fa che documenta il pestaggio di giovani iracheni da parte di militari britannici, un nuovo video diffuso da un quotidiano australiano mostra drammatiche azioni della guerriglia: nel filmato si vede un cecchino iracheno mentre uccide soldati americani.
Nuove drammatiche foto da Abu Ghraib
Dopo ripetute immagini di corpi senza vita, il cecchino, conosciuto con il nome di “Jouba”, si rivolge quindi alla telecamera e dice: “Questo è un regalo per Bush”. Un’emittente australiana ha mostrato, infine, nuove raccapriccianti foto di prigionieri iracheni torturati da soldati americani nella famigerata prigione irachena di Abu Ghraib.