Afghanistan: liberato Rahmatullah Hanefi
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Afghanistan, attentati kamikaze e operazioni militari condotte da soldati delle forze della coalizione continuano a provocare vittime tra i civili. Nel Paese asiatico, intanto, è stato liberato Rahmatullah Hanefi, il manager dell’ospedale di Emergency, accusato dalle autorità afgane di coinvolgimento nella vicenda del rapimento del giornalista italiano, Daniele Mastrogiacomo. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il portavoce di Emergency ha confermato la notizia aggiungendo di non escludere, adesso, un ritorno dell’organizzazione umanitaria nel Paese asiatico. Nel comunicato di Emrgency, si precisa, inoltre, che permangono “le preoccupazioni per la salute di Hanefi e per il suo ritorno in ambienti nei quali sono state diffuse false accuse contro di lui”.
Bomba a Kabul
Sul terreno, intanto, la quotidianità di un quartiere affollato di Kabul è stata improvvisamente sconvolta dall’esplosione di una bomba: un attentatore suicida a bordo di un taxi si è fatto saltare in aria quando ha visto passare, vicino alla propria auto, un mezzo militare della NATO. La deflagrazione ha provocato la morte del kamikaze e di tre civili. Si tratta del secondo attacco, nelle ultime 24 ore, contro obiettivi della NATO.
Attentato kamikaze anche nella provincia di Uruzgan
Ieri, un kamikaze si era fatto esplodere nella provincia di Uruzgan, nei pressi di un convoglio dell’Alleanza Atlantica, uccidendo 5 bambini, altri 4 civili e un soldato olandese. Il segretario generale della NATO, Jaap de Hoop Scheffer, ha assicurato intanto che farà di tutto per evitare, o quantomeno ridurre al minimo, le vittime tra i civili. Secondo la NATO, il recente miglioramento delle procedure ha già portato a risultati tangibili. Ma le rigide procedure di ingaggio spesso non sono sufficienti. L’ultimo episodio che ha causato i cosiddetti “danni collaterali” è avvenuto questa mattina a Kabul, quando soldati americani, temendo un nuovo attentato kamikaze, hanno aperto il fuoco per errore sulla folla e ucciso una persona, un civile.