Afghanistan: talebani rivendicano attentati
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Afghanistan, un kamikaze e un cittadino afghano sono morti in seguito ad un attacco, rivendicato dai talebani, contro una pattuglia delle Forze internazionali. Il governo di Kabul ha dichiarato, intanto, che è vivo e sta bene l’ingegnere tedesco, rapito due settimane fa insieme ad un collega, ucciso poco dopo il sequestro. Nel sud del Paese è stato poi rinvenuto il corpo senza vita di uno dei 23 ostaggi sudcoreani rapiti dai talebani lo scorso 19 luglio. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
La polizia afghana ha trovato il corpo senza vita di un ostaggio sudcoreano. E’ il secondo ostaggio ad essere ucciso: nei giorni scorsi era stato assassinato un uomo di 42 anni. Il governo di Seul ha condannato l’omicidio come un “intollerabile atto di barbarie” e ha aggiunto che “non sarà tollerata la perdita di altre vite innocenti”. Adesso si teme per la sorte degli altri ostaggi: i sequestratori hanno fissato per domani un nuovo ultimatum. I rapitori hanno chiesto al governo di Kabul, in cambio del rilascio dei 21 sudcoreani ancora tenuti in ostaggio, la liberazione di almeno otto talebani detenuti in carceri afghane.
Diffuso un video con immagini degli ostaggi
Secondo gli inquirenti è probabile che i cittadini sudocoreani, appartenenti ad un gruppo di giovani volontari evangelici, si trovino ancora nella zona meridionale di Ghazni, l’area teatro del sequestro. La televisione araba al Jazeera ha diffuso, inoltre, un video che mostra le immagini degli ostaggi. Nel filmato, privo di sonoro, si vedono alcune donne sequestrate con il capo coperto dal velo islamico, circondate da miliziani. A Kabul, intanto, l’esplosione di un’autobomba ha causato la morte del kamikaze e di un autista afghano. L’attentato, che aveva come obiettivo una pattuglia delle Forze internazionali, ha anche provocato il ferimento di tre soldati americani. I talebani hanno rivendicato l’azione suicida con un sms.