Costa Concordia, sospese le ricerche
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Italia la ‘Costa Concordia’, naufragata lo scorso 13 gennaio davanti all’Isola del Giglio, si sta lentamente spostando. Per non mettere a rischio la sicurezza dei soccorritori, sono state nuovamente interrotte le operazioni di ricerca. Al momento, sono 11 i morti accertati e 21 i dispersi. Rimane anche alta l’allerta per l’arrivo di mareggiate, previste a partire da oggi pomeriggio. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
La nave, con eventuali dispersi ancora a bordo ed un carico di carburante di oltre 2400 tonnellate, si trova a pochi metri da un abisso profondo 70 metri. Per analizzare il fondale e capire se sia possibile ancorare il relitto si prende in esame anche l’utilizzo di un robot subacqueo, come conferma Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco:
“Le attività di ricerca sono sospese: dobbiamo essere sicuri di avere un minimo di sicurezza che sia quantomeno accettabile. Per quanto riguarda invece la possibilità di stabilizzare la nave, ci sono ovviamente dei progetti e delle ipotesi che si stanno vagliando. Resta chiaramente prioritaria l’azione di ricerca dei dispersi”.
Manovra azzardata
Col passare delle ore, intanto, si rafforza fra gli investigatori la pista di una bravata del comandante Francesco Schettino. Non sarebbe stata la cosiddetta ‘manovra dell’inchino’ a portare la nave verso le coste dell’Isola del Giglio. Il procuratore, Francesco Verusio, ha affermato che “l’eccessivo avvicinamento potrebbe attribuirsi ad una dimostrazione di bravura del comandante”. Conferme determinanti arriveranno, dopo opportune verifiche, dalla scatola nera.
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