Festa dell’Assunta
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
L’Assunzione della Vergine esprime, in modo mirabile, l’adagio patristico di Sant’ Ireneo di Lione: “Dio si è fatto uomo perché l’uomo possa diventare portatore dello Spirito”. Ascoltiamo, al microfono di Amedeo Lomonaco, il commento del mariologo padre Stefano De Fiores:
R. – E’ un bellissimo riassunto di tutta la storia della salvezza. Vediamo, come dice Ireneo, che il Padre manda sulla terra suo Figlio perché nello Spirito gli uomini diventino Chiesa e ritornino al Padre. Naturalmente, qui si parla di divinizzazione del cristiano, nel senso che siamo chiamati tutti a diventare partecipi della divina natura. Questo, però, non vuol dire che noi ci trasformiamo in Dio, ma che siamo divinizzati. Come il ferro, andando a finire nella brace, diventa fuoco, ma resta sempre ferro la stessa cosa è per l’uomo: l’uomo rimane sempre creatura di Dio. L’uomo partecipa alla vita stessa di Dio.
Maria ci precede
D. – In Maria, Figlia del proprio Figlio – dice Dante – c’è data un’anticipazione della glorificazione di tutto l’universo che avverrà alla fine dei tempi, quando Dio sarà “tutto in tutti”, “tutto in ogni cosa”…
R. – Maria ci precede, anticipa quella che sarà la sorte finale dell’umanità. L’uomo è chiamato ad entrare nel luogo del riposo di Dio. Maria è la primizia, è come la spiga matura che viene raccolta e introdotta nei granai del cielo.
Maria: sguardi da Oriente e Occidente
D. – Quali sono le differenze tra Oriente e Occidente sulla Dormizione e Assunzione di Maria?
R. – Mentre l’Occidente insiste sull’Assunzione, l’Oriente insiste sulla Dormizione. La Dormizione conclude l’anno liturgico bizantino che incomincia con la nascita di Maria. Quindi, giustamente, in alto devono essere elevati i cuori per contemplare, in questa donna vestita di sole, la speranza per l’umanità. Non solo Gesù, ma anche la figlia di Sion ha preceduto tutti i fedeli in questa patria.
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