Giornata dei poveri, mons. Fisichella: non solo gesti ma anche segni di speranza
© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – Presentato, nella Sala Stampa della Santa Sede, il messaggio del Papa per la Giornata mondiale dei poveri, in programma il prossimo 17 novembre e incentrata sul tema “La speranza dei poveri non sarà mai delusa”. Il testo è stato illustrato da mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e da mons. Graham Bell, sotto-segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
I poveri sono persone alle quali andare incontro
“A volte basta poco per restituire speranza: basta fermarsi, sorridere, ascoltare. Per un giorno lasciamo in disparte le statistiche; i poveri non sono numeri a cui appellarsi per vantare opere e progetti. I poveri sono persone a cui andare incontro: sono giovani e anziani soli da invitare a casa per condividere il pasto; uomini, donne e bambini che attendono una parola amica”. È con questa espressione di Papa Francesco, ha ricordato mons. Rino Fisichella, che si può rileggere il suo messaggio per la terza Giornata mondiale dei poveri. Il messaggio, ha spiegato mons. Fisichella, intende far riflettere su due coordinate: la descrizione delle nuove forme di povertà che ogni giorno sono sotto i nostri occhi, e l’azione concreta di quanti con la loro testimonianza possono offrire speranza.
Iniziative concrete prima della Giornata
Mons. Fisichella ha reso noto che il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione proporrà diverse iniziative che troveranno la loro espressione più immediata nella settimana precedente della Giornata mondiale dei poveri. Tra queste, il presidio Sanitario in Piazza San Pietro, “un vero ospedale mobile con diverse specializzazioni,dove chi ha bisogno potrà ricevere cure mediche gratuite”. Lo scorso anno, ha ricordato, sono state fornite più di 3000 le prestazioni offerte. Verrà inoltre riproposto il pranzo con il Santo Padre nell’Aula Paolo VI per 1.500 poveri provenienti da diverse parti d’Italia e d’Europa. Tra le iniziative previste anche la celebrazione della Santa Messa in San Pietro e infine, nel pomeriggio del 9 novembre, la III edizione del Concerto “Con i poveri per i poveri” nell’Aula Paolo VI. Questo evento vedrà la partecipazione del maestro premio Oscar Nicola Piovani insieme al mons. Marco Frisina.
Mons. Fisichella: i poveri hanno bisogno di segni di speranza
A Vatican News mons. Fisichella sottolinea che i poveri non sono delle inchieste ma sono delle persone e hanno bisogno dei nostri gesti concreti. Ma la Giornata mondiale dei poveri non si risolve soltanto in alcune iniziative. Non ci si può solo fermare solo ai gesti concreti. Essere un segno un speranza significa aprire il nostrio cuore, entrare nella loro cultura, cercare di capire cosa si nasconde nel più profondo della loro esistenza:
Mani tese e cuori aperti
Mons. Graham Bell, sotto-segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha inoltre sottolineato che la seconda Giornata mondiale dei poveri, celebrata lo scorso novembre, ha avuto ampia risonanza. E ha ricordato alcune delle migliaia di iniziative promosse in varie regioni del mondo. In Europa, l’arcidiocesi di Westminster ha invitato scuole e parrocchie a intraprendere iniziative per aiutare i poveri, focalizzando l’attenzione sui banchi del cibo. In Germania, l’arcidiocesi di Berlino ha ospitato un banchetto per i senza tetto e per le persone vulnerabili della città presso la cattedrale di Santa Edwige. In Messico i vescovi hanno pubblicato una Lettera, intitolata “Le grida del Povero”, per richiamare l’attenzione sulla Giornata. In Canada, la parrocchia di Sacred Heart Church of the First Peoples a Edmonton, nella provincia di Alberta, ha offerto, con la partecipazione dell’arcivescovo Richard Smith, un pranzo ai poveri, tra cui i senza tetto, i disoccupati, e i tossicodipendenti.