Il grazie del Papa al termine degli esercizi spirituali

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Con la meditazione sul tema “Giovanni, il contemplativo dell’amore”, si sono conclusi oggi gli Esercizi spirituali predicati in Vaticano, alla presenza del Papa, dal teologo mons. Bruno Forte. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

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Il predicatore ha incentrato, stamani, la propria riflessione su Giovanni, il discepolo affidato a Maria e l’apostolo cui la Vergine è stata affidata:

“Nel suo messaggio al centro c’è l’agape, l’amore. Dunque, Giovanni può aiutarci a compiere il passaggio tra il tempo di grazia di questi giorni e la grazia del tempo, quotidiana, umile. Una grazia che siamo chiamati a raccogliere come discepoli dell’amore nella Chiesa dell’amore, che viene dalla Trinità e va alla Trinità”.

Il grazie del Papa

Al termine della meditazione su Giovanni, il Papa ha salutato e ringraziato mons. Bruno Forte:

“Grazie perché ha offerto preziosi stimoli alla nostra mente e al nostro cuore, per una sempre più coinvolgente sequela di Colui che è la luce del mondo”.

Paolo, modello di evangelizzazione

Ieri pomeriggio, il teologo si è inoltre soffermato sulla figura di Paolo, il modello dell’evangelizzatore. Ascoltiamo alcune riflessioni del predicatore sull’evento fondamentale della vita di Paolo, descritto dall’apostolo stesso come una missione, una rivelazione, un’apparizione:

“Non è tanto una conversione. Paolo è un uomo profondamente retto e amante del Signore. Si tratta, piuttosto, di una vocazione dell’esperienza di un incontro: l’incontro con Cristo. Allora, in quel momento, Paolo capisce la verità che gli cambia per sempre la vita. Ora Paolo accetta di non appartenersi più, ma di appartenere a Cristo e di lasciarsi condurre da Lui, dove Lui vorrà”.

Successivamente la lectio divina è stata dedicata alla Donna dell’apocalisse, Maria, “il deserto fiorito perché totalmente ricolmo della parola”.

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