“Il Giubileo”, in un libro il volo di un falco dal Medioevo all’Anno Santo della speranza

Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – Nel volume, arricchito da fumetti e illustrazioni, si ripercorre attraverso lo sguardo di questo rapace la storia della celebrazione giubilare dalle origini fino ai giorni nostri.
È un falco pellegrino la guida che vola tra secoli di storia, tra i cieli e le strade del Medioevo fino ai tetti e le chiese di Roma nell’Anno del Giubileo della speranza. Questo rapace, “che non picchia nessuno anche se gli piace andare in picchiata”, è uno dei protagonisti del libro “Il Giubileo”, con le strisce a fumetti di Ryan e Pino Pellegrino, edito da Festina Lente Edizioni. Gli autori, Claudia Camicia e Fred Dalla Rosa, propongono al lettore “un cammino tra storia e attualità”. Il Giubileo è spiegato in maniera semplice e divertente. Si ricorda, innanzitutto, che nel Medioevo i pellegrini, in particolare coloro che avevano maggiori possibilità economiche, indossavano un mantello di lana ed erano muniti di un bastone di legno, il bordone, per avere un sostegno lungo il cammino ed anche “per difendersi da cani randagi o da eventuali ladri”. I viaggiatori medioevali diretti a Roma per l’Anno Santo portavano poi al posto di una valigia una piccola borsa di tessuto, una “scarsella”, con all’interno un coltellino, un cucchiaio, una ciotola e una zucca secca da usare come borraccia. Avevano un salvacondotto rilasciato dalle autorità ma, a causa dei pericoli in cui potevano incappare durante il viaggio, portavano anche il testamento.
In cammino verso la città del Papa
Dopo aver scrutato con gli occhi del falco l’equipaggiamento del pellegrino medievale, il viaggio di questo volume ricco di illustrazioni prosegue da varie regioni d’Europa, lungo strade lastricate o in terra battuta, verso Roma, “la città del Papa”, per approfondire il significato del Giubileo. Si sottolinea che questo è un tempo definito Anno Santo per tre motivi: si riceve il perdono dei peccati, si svolge e si conclude con riti sacri ed è uno strumento della Chiesa per promuovere la santità dei cristiani. La parola Giubileo, si spiega inoltre nel libro articolato in 90 pagine, deriva dal termine di origine ebraica yobel che significa corno d’ariete, nel quale si soffiava per annunciare l’inizio di feste sacre. In questo cammino tra secoli lontani e i giorni nostri, un altro pilastro illustrato dal falco pellegrino è l’indulgenza, ovvero il perdono dei peccati: “forse questo – osserva il rapace – è un argomento un po’ complicato, siate indulgenti!”. Un altro volo congiunge il principio e la fine dell’Anno Santo: il Giubileo, si ricorda nel libro, inizia con l’apertura della Porta Santa di San Pietro e si conclude con la sua chiusura. L’elenco con i nomi dei Papi “giubilari”, da Bonifacio VIII a Francesco, precede il pellegrinaggio di un bambino, Ryan, che presenta “il quadernino del perfetto cammino” con gli oggetti indispensabili da mettere nello zaino per mettersi oggi in cammino verso Roma.
Il volo planare verso San Pietro
Nelle pagine successive del libro, il falco sposta la propria visuale dalle strade del Medioevo a quelle contemporanee. Al pellegrino del terzo millennio si indica, innanzitutto, la tradizione del “Giro delle sette chiese”. La prima tappa, San Pietro, è il culmine di via della Conciliazione, inaugurata ufficialmente nel 1950 in occasione di quell’Anno Santo. Le ali del falco pellegrino sfiorano il Colonnato del Bernini, superano l’antico obelisco egizio portato a Roma nel 37 d. C. e sembrano accarezzare la Basilica con la Cupola alta oltre 130 metri. Dopo altri passi tra le vie e le chiese di Roma, il percorso prosegue ricordando “lo spirito con cui intraprendere un pellegrinaggio” attraverso gli spunti che si possono ricavare dalla lettura dell’esortazione apostolica di Papa Francesco “Laudate Deum”. Si invita a riflettere su temi attuali come quelli delle migrazioni e del surriscaldamento globale. Il pellegrinaggio, si sottolinea inoltre in questo libro che invita a compiere il cammino giubilare, è un passaggio: “il pellegrino passa per itinerari, ammirando scenari paesaggistici e incontrando persone con il loro bagaglio di esperienza e caratteristiche umane e culturali”.
Tra cielo e terra
Il libro “Il Giubileo”, con illustrazioni che sembrano strizzare l’occhio ai bambini e con parole che interpellano il cuore di ogni uomo, è in effetti un passaggio tra secoli di storia, tra vie di Roma e stati d’animo. Ogni uomo, in fondo, è un viandante in cammino, un pellegrino alla ricerca di Dio che vuole varcare la Porta che conduce al Padre. Lo sguardo del falco in questo percorso, che è prima di tutto un ristoro per l’anima, sembra congiungere cielo e terra, elevando le cupole delle chiese di Roma tra le stelle e la volta celeste. Il falco ci ricorda anche che il Giubileo, con le sue radici fissate nel Medioevo, proietta la speranza anche in questo nostro tempo segnato da guerre e violenze. Quella giubilare, lungo antichi cammini, è in fondo una marcia esistenziale che anche oggi richiama milioni di pellegrini. E nel libro “Il Giubileo” il falco pellegrino, volando dal Medioevo fino all’Anno Santo della speranza, lo può ben testimoniare.