Il Papa a Santa Marta: il Signore è la roccia su cui costruire
© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – Dire e fare. Sabbia e roccia. Alto e basso. Si sviluppa snodandosi tra queste parole l’omelia odierna di Papa Francesco a Casa Santa Marta.
Nell’omelia della Messa mattutina Papa Francesco, riferendosi al passo del Vangelo odierno di Matteo e alla prima lettura tratta dal libro del profeta Isaia, indica tre coppie di parole in contrasto l’una con l’altra.
Dire e fare
Il primo gruppo, “dire e fare”, contraddistingue due cammini opposti della vita cristiana:
“Il dire è un modo di credere, ma molto superficiale, a metà cammino: io dico che sono cristiano ma non faccio le cose del cristiano. E’ un po’ – per dirlo semplicemente – truccarsi da cristiano: dire soltanto è un trucco, dire senza fare. La proposta di Gesù è concretezza, sempre concreto. Quando qualcuno si avvicinava e chiedeva consiglio, sempre cose concrete. Le opere di misericordia sono concrete”.
Sabbia e roccia
Anche la seconda coppia di parole “sabbia e roccia” si articola tra due direttrici opposte . La sabbia “non è solida”, è “una conseguenza del dire”, un truccarsi da cristiano, una vita costruita “senza fondamenti”. La roccia, invece, è il Signore:
E’ Lui, la forza. Ma tante volte, chi confida nel Signore non appare, non ha successo, è nascosto … ma è saldo. Non ha la sua speranza nel dire, nella vanità, nell’orgoglio, negli effimeri poteri della vita … Il Signore, la roccia. La concretezza della vita cristiana ci fa andare avanti e costruire su quella roccia che è Dio, che è Gesù; sul solido della divinità. Non sulle apparenze o sulla vanità, l’orgoglio, le raccomandazioni … No. La verità.
Alto e basso
Il terzo binomio, alto e basso, contrappone i passi degli orgogliosi e dei vanitosi a quelli degli umili. Ricordando la prima lettura tratta dal libro del profeta Isaia, Francesco sottolinea che il Signore “ha abbattuto coloro che abitavano in alto, ha rovesciato la città eccelsa, l’ha rovesciata fino a terra, l’ha rasa al suolo. I piedi la calpestano: sono i piedi degli oppressi, i passi dei poveri”:
Questo passo del profeta Isaia ha l’aria del canto della Madonna, del Magnificat: il Signore alza gli umili, quelli che sono nella concretezza di ogni giorno, e abbatte i superbi, quelli che hanno costruito la loro vita sulla vanità, l’orgoglio … questi non durano.
Domande per l’Avvento
In questo periodo di Avvento, conclude il Pontefice, ci aiuteranno alcune cruciali domande: “Io sono cristiano del dire o del fare?”. “Costruisco la mia vita sulla roccia di Dio o sulla sabbia della mondanità, della vanità?”. “Sono umile, cerco di andare sempre dal basso, senza orgoglio, e così servire il Signore?”.