Il Papa: Maria ci ricorda che siamo chiamati a servire Dio

© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – Papa Francesco, che dopo l’Angelus ha ricordato la tragedia avvenuta a Genova, ha chiesto di pregare “Maria perché, con la sua materna intercessione, ci aiuti a vivere il nostro cammino quotidiano nella speranza operosa di poterla raggiungere un giorno, con tutti i Santi e i nostri cari, in paradiso”.
All’Angelus, nell’odierna solennità dell’Assunzione della Beata Vergine, Papa Francesco ricorda che l’esistenza di Maria è apparentemente simile a quella di tante donne del suo tempo. Ma Maria – sottolinea il Pontefice – ha compiuto ogni azione “in unione totale con Gesù” e sul Calvario tale unione ha raggiunto l’apice. “Per questo Dio le ha donato una partecipazione piena anche alla risurrezione di Gesù”. “Il corpo della Madre – aggiunge – è stato preservato dalla corruzione come quello del Figlio”.
Risurrezione della carne
“La Chiesa – afferma poi il Papa – oggi ci invita a contemplare questo mistero: esso ci mostra che Dio vuole salvare l’uomo intero, anima e corpo”. “La risurrezione della carne è un elemento proprio della rivelazione cristiana, un cardine della nostra fede”. “La realtà stupenda dell’Assunzione di Maria – osserva Francesco – manifesta e conferma l’unità della persona umana e ci ricorda che siamo chiamati a servire e glorificare Dio con tutto il nostro essere, anima e corpo”.
“Un grande padre della Chiesa, Sant’Ireneo, afferma che «la gloria di Dio è l’uomo vivente, e la vita dell’uomo consiste nella visione di Dio» (Contro le eresie, IV, 20, 7). Se avremo vissuto così, nel gioioso servizio a Dio, che si esprime anche in un generoso servizio ai fratelli, il nostro destino, nel giorno della risurrezione, sarà simile a quello della nostra Madre celeste. Ci sarà dato, allora, di realizzare pienamente l’esortazione dell’apostolo Paolo: Glorificate Dio nel vostro corpo! (1Cor 6,20), e lo glorificheremo per sempre nel cielo”.
Dopo l’Angelus il pensiero del Papa è andato in particolare a quanti sono provati dalla “tragedia avvenuta ieri a Genova, che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione”:
“Cari fratelli e sorelle, a Maria Consolatrice degli afflitti, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare le angosce e i tormenti di coloro che, in tante parti del mondo, soffrono nel corpo e nello spirito. Ottenga la nostra Madre celeste per tutti conforto, coraggio e serenità. Penso in particolare a quanti sono provati dalla tragedia avvenuta ieri a Genova, che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione. Mentre affido alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari, ai feriti, agli sfollati e a tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera, per le vittime e per i loro cari; recitiamo insieme l’Ave Maria”.