Il Papa: pregando cambiamo la realtà e i nostri cuori
Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – In questo mese di dicembre Papa Francesco esorta a pregare affinché “la nostra relazione personale con Gesù Cristo sia nutrita dalla Parola di Dio e da una vita di preghiera”.
Può cambiare la realtà e i cuori, trasforma la nostra vita ed è la via per avvicinarci al Padre. È la preghiera, il fulcro dell’intenzione di Papa Francesco per il mese di dicembre. La preghiera, afferma il Pontefice, è “il cuore della missione della Chiesa”, “la chiave per poter entrare in dialogo con il Padre. Ogni volta che leggiamo un piccolo passo del Vangelo, ascoltiamo Gesù che ci parla”. “Parliamo con Gesù. Ascoltiamo Gesù e rispondiamo. E questa è la preghiera”. “Pregando – sottolinea Francesco – cambiamo la realtà. E cambiamo i nostri cuori. Il nostro cuore cambia quando prega. Possiamo fare tante cose, ma senza preghiera non funziona. Preghiamo affinché la nostra relazione personale con Gesù Cristo sia nutrita dalla Parola di Dio e da una vita di preghiera”. Il Video del Papa di questo mese si conclude con uno speciale invito di Francesco: lo aveva rivolto, il 28 giugno del 2019, durante l’incontro con la Rete mondiale di preghiera. “In silenzio -aveva detto Francesco – tutti, ognuno, prega col cuore”.
La preghiera in tempo di pandemia
L’intenzione per il mese di dicembre, diffusa dalla Rete mondiale di preghiera del Papa, si intreccia con questo periodo scosso dalla pandemia e con l’inizio del nuovo Anno liturgico, l’Avvento. Risuonano in esso in particolare le parole di Papa Francesco, lo scorso 27 marzo, durante il momento di preghiera straordinario sul sagrato della Basilica di San Pietro. “Davanti alla sofferenza – ha detto il Pontefice – scopriamo e sperimentiamo la preghiera sacerdotale di Gesù: «che tutti siano una cosa sola» (Gv 17,21). Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. La preghiera e il servizio silenzioso: sono le nostre armi vincenti”. In quell’occasione la preghiera del Papa, in una Piazza San Pietro sferzata dalla pioggia, si è saldata con l’immagine della Salus Populi Romani e con il crocifisso ligneo della Chiesa di San Marcello, che ha protetto Roma nel 1600 dalla “grande peste”.
Il tempo della speranza
La Chiesa scandisce il corso del tempo con la celebrazione dei principali eventi della vita di Gesù e della storia della salvezza. Domenica scorsa è cominciato l’Avvento. “Ci prepara al Natale e per questa preparazione – ha detto Papa Francesco all’Angelus lo scorso 29 novembre – è un tempo di attesa, è un tempo di speranza”. “L’Avvento è un incessante richiamo alla speranza: ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo per condurla alla sua pienezza, che è il Signore, il Signore Gesù Cristo”. “Per un cristiano la cosa più importante è l’incontro continuo con il Signore”. Gesù – ha ricordato – il Santo Padre – bussa ogni giorno “alla porta del nostro cuore”. Il Pontefice ha esortato ad “ascoltare il Signore che bussa”. Ad ascoltare “Dio ci tende sempre la mano e ci libera dalle minacce”. È l’ascolto ascolto orante il fondamento dell’incontro con il Signore. La relazione personale con Gesù Cristo, come auspica Francesco nell’intenzione per questo mese di dicembre, sia sempre nutrita con la Parola di Dio e con una vita di preghiera. Per questo tempo di attesa e speranza, in una situazione difficile a causa della pandemia, il Papa ha indicato dopo l’Angelus di domenica scorsa tre cose “che ci aiuteranno tanto”: “maggiore sobrietà, attenzione discreta e rispettosa ai vicini che possono avere bisogno e poi, tanto importante, qualche momento di preghiera fatto in famiglia con semplicità”.
Gesù maestro di preghiera
La vita di Gesù è scandita dalla preghiera. Papa Francesco lo ha sottolineato all’udienza generale lo scorso 4 novembre, ricordando che “durante la sua vita pubblica, Gesù fa costantemente ricorso alla forza della preghiera”. “I Vangeli – ha affermato il Santo Padre – ce lo mostrano quando si ritira in luoghi appartati a pregare. Si tratta di osservazioni sobrie e discrete, che lasciano solo immaginare quei dialoghi oranti. Esse testimoniano però chiaramente che, anche nei momenti di maggiore dedizione ai poveri e ai malati, Gesù non tralasciava mai il suo dialogo intimo con il Padre. Quanto più era immerso nei bisogni della gente, tanto più sentiva la necessità di riposare nella Comunione trinitaria, di tornare con il Padre e lo Spirito”. “Nella vita di Gesù – ha detto il Papa lo scorso 4 novembre – c’è dunque un segreto, nascosto agli occhi umani, che rappresenta il fulcro di tutto. La preghiera di Gesù è una realtà misteriosa, di cui intuiamo solo qualcosa, ma che permette di leggere nella giusta prospettiva l’intera sua missione”. Francesco ha infine ricordato l’importanza di coltivare la vita interiore andando alla preghiera. “Senza vita interiore sfuggiamo dalla realtà, e anche sfuggiamo da noi stessi, siamo uomini e donne sempre in fuga”.
Video del Papa e Rete mondiale di preghiera
Il Video del Papa – lo ricordiamo – è un’iniziativa tesa a diffondere le intenzioni di preghiera mensili del Santo Padre e sviluppata da un’opera pontificia: la Rete mondiale di preghiera del Papa. Si tratta di un servizio alla Chiesa cattolica diffuso in tutto il mondo che propone la spiritualità del Cuore di Gesù per aiutare tutti i membri della Chiesa a vivere pienamente il Battesimo e l’Eucaristia nello spirito del sacerdozio comune dei fedeli. La sua missione è pregare e vivere le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa.