Iraq: attacchi di guerriglieri a Baghdad
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Iraq, almeno 12 persone sono rimaste uccise in due distinti attacchi sferrati da guerriglieri a Baghdad. Negli Stati Uniti, intanto, la CNN anticipa un rapporto della commissione bipartisan sul Paese arabo, che sarà presentato al presidente Bush. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
L’Iraq continua ad essere sconvolto dal consueto dramma degli attentati: almeno 8 persone sono morte stamani, nel centro di Baghdad, in seguito ad un ennesimo attacco da parte di ribelli. Sempre nella capitale, un attacco kamikaze compiuto a bordo di un autobus ha provocato 4 morti. Al Qaeda ha chiesto poi, in un comunicato, la chiusura delle università di Bagdad minacciando di uccidere chi frequenterà gli atenei.
Ancora scontri e minacce
Gli attacchi e le minacce dunque continuano, ma la tragica situazione del Paese arabo potrebbe essere caratterizzata, nell’immediato futuro, da un sostanziale cambiamento. Nel rapporto della Commissione bipartisan ‘Iraq Study Group’, che sarà presentato nel pomeriggio al presidente americano Bush, si suggerisce un cambio di ruolo delle truppe statunitensi in Iraq.
Robert Gates nuovo ministro della Difesa
Nello studio si propone, infatti, una nuova strategia che possa sollevare i soldati americani dalle operazioni militari nell’arco di un anno e promuovere l’addestramento delle truppe irachene. Intanto, negli Stati Uniti, è stata approvata ieri ad unanimità la nomina di Robert Gates, già direttore della CIA, come nuovo ministro della Difesa. Sostituisce Donald Rumsfeld, che si è dimesso dopo la sconfitta dei repubblicani nelle elezioni di medio termine dello scorso 7 novembre. Il premier britannico, Tony Blair, ha poi condiviso stamani le dichiarazioni rilasciate ieri da Gates, secondo cui gli Stati Uniti non stanno vincendo in Iraq.
Sequestrato un cristiano a Mosul
C’è il rischio – ha aggiunto Gates- di una disfatta che innescherebbe una “conflagrazione regionale” in Medio Oriente. In Iraq si registra infine un nuovo sequestro di un cristiano, un responsabile della comunità cristiana di Mosul. Non si hanno inoltre notizie del sacerdote caldeo, padre Samy al Rays, rapito lunedì scorso da uomini armati. Nel Paese arabo, a partire da luglio, sono stati sequestrati 5 sacerdoti. Uno di questi, padre Paul Iskandar, è stato ucciso ad ottobre a Mosul.