Iraq: nuovi particolari su uccisione di Saddam
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Iraq, è stato rapito e assassinato a Baghdad un importante capo tribale sunnita. Una fonte governativa ha rivelato, inoltre, che l’esecuzione dei due coimputati nel processo contro Saddam Hussein, condannati a morte dal tribunale iracheno, è stata fissata per domani. Si tratta del fratellastro dell’ex rais e dell’ex presidente del tribunale rivoluzionario. Sull’uccisione di Saddam Hussein emergono, inoltre, nuovi particolari. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Due quotidiani sauditi rivelano che l’esecuzione è avvenuta nel quartiere sciita di Kadhimiyah alla presenza del leader sciita Moqtada Al Sadr. “Ho visto Al Sadr indossare il passamontagna nero all’interno della stanza”, ha spiegato un testimone. Secondo la stampa saudita, Al Sadr sarebbe l’uomo, a volto coperto, che appare in un video dietro le spalle dell’ex rais. Vedendo il filmato, probabilmente realizzato con un cellulare, si possono chiaramente sentire insulti contro Saddam Hussein e grida in favore dell’estremista sciita.
Il governo iracheno apre un’inchiesta
Il premier iracheno, Nuri Al Maliki, ha ordinato l’apertura di un’inchiesta proprio per scoprire l’identità dell’autore di questo video non autorizzato e diffuso su Internet e da varie emittenti televisive. Secondo il vice procuratore generale del tribunale iracheno, a riprendere gli ultimi istanti di vita dell’ex rais sarebbe stato un funzionario del governo di Baghdad e non una guardia carceraria. La televisione araba Al Arabiya ha rivelato, poco fa, che l’autore del video sarebbe già stato arrestato ma, al momento, la notizia non è stata confermata dal governo.
Bush annuncia nuova strategia per l’Iraq
Intanto, nel nord del Paese, centinaia di sostenitori del deposto regime continuano a rendere omaggio a Saddam davanti alla sua tomba nei pressi di Tikrit, dove è stato revocato il coprifuoco. Negli Stati Uniti, infine, il presidente George Bush ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà una nuova strategia per l’Iraq mirata “ad aiutare il popolo iracheno a conquistare il controllo sul versante della sicurezza”, e il governo a svolgere le proprie funzioni.