Iraq: raid aereo americano a Fallujia
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Ancora violenze in Iraq, Paese oggi colpito da un raid aereo americano a Fallujia e dall’ennesima esplosione di una bomba nei pressi di Bassora. Sulla situazione del Paese, ci riferisce Amedeo Lomonaco:
Almeno diciotto iracheni sono morti in seguito ad un raid aereo su Falluja, città sunnita 50 chilometri ad ovest di Baghdad. Lo riferiscono testimoni iracheni e fonti ospedaliere ma, al momento, non ci sono ancora conferme da parte americana. Una guardia privata portoghese e due iracheni – un poliziotto ed un funzionario civile – sono inoltre rimasti uccisi per l’esplosione di una bomba su una strada a sud di Bassora. E per assicurare sicurezza e stabilità al Paese proseguono, intanto, gli sforzi della comunità internazionale. Una forza composta da tremila militari britannici potrebbe essere dispiegata nello Stato arabo in appoggio al futuro governo ad interim al quale, il prossimo 30 giugno, verranno trasferiti i poteri. E’ quanto prevede un piano attualmente in fase di elaborazione da parte di Londra in accordo con Washington.
La Tunisia non invierà soldati in Iraq
Il ministero degli Esteri tunisino ha invece smentito decisamente la possibilità che la Tunisia invii proprie truppe in Iraq. Sulla presenza dei soldati italiani nel Paese sono inoltre da rimarcare le dichiarazioni rilasciate da un colonnello della polizia irachena secondo il quale “i soldati inviati da Roma dovrebbero restare altri dieci anni nella città”. “Gli italiani – ha aggiuto il colonnello – sono amici, ci aiutano e abbiamo ancora bisogno di loro”. La Turchia resta infine contraria all’autonomia dei curdi nel nord Iraq. Lo ha detto oggi il premier turco, Recep Erdogan, smentendo che Ankara abbia modificato la propria politica sullo status della minoranza. “La politica della Turchia a tale proposito – ha detto Erdogan – è identica a quella di ieri. Non c’è nessun cambiamento”.
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