Iraq: truppe americane si ritirano da Falluja

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ● 

Il ritiro americano da Falluja e le agghiaccianti immagini di prigionieri iracheni mostrate dalla Cbs sono oggi le principali notizie dall’Iraq, dove ieri sera sono rimasti uccisi altri tre civili. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Un impiegato filippino è stato ucciso ieri in Iraq ma questo episodio non porterà ad un ritiro del piccolo contingente che Manila ha inviato nel Paese arabo a fianco degli americani. Lo ha annunciato il presidente delle Filippine, Gloria Arroyo, dopo l’attacco sferrato contro un convoglio che tornava dal Kuwait, nel quale sono stati uccisi anche altri due civili, entrambi ucraini. Sul terreno, le forze statunitensi hanno iniziato, stamani, a ritirarsi da Falluja e poliziotti iracheni si sono dispiegati in diverse zone della città sunnita, teatro ieri di scontri e pesanti bombardamenti aerei da parte delle truppe americane. E a Najaf, dove si trova il radicale sciita al Sadr, circa 3000 studenti di Amara, nel Sud Est del Paese, si sono offerti come scudi umani in caso di offensiva statunitense.

Sgomento per foto nel carcere di Abu Ghraib

Un portavoce del religioso, che ha recentemente minacciato di ricorrere ad attacchi kamikaze, non esclude un accordo se la sicurezza sarà affidata alla polizia e se la coalizione si impegna a non entrare in città. Negli Stati Uniti e in tutta la comunità internazionale si registra, intanto, grande sgomento per le fotografie scattate nel carcere iracheno di Abu Ghraib e mostrate ieri dall’emittente televisiva americana Cbs. Le agghiaccianti immagini, per le quali il premier britannico, Tony Blair, si è detto sconvolto, mostrano prigionieri iracheni, legati e minacciati da soldati statunitensi che li insultano e li deridono. In seguito a questi e ad altri gravi abusi e sevizie, sei militari americani sono stati spediti davanti alla corte marziale.

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