Israele al voto per il post Sharon
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Si sono aperti stamani i seggi in Israele per le elezioni legislative. Le urne saranno chiuse alle 22. Il premier ad interim israeliano Ehud Olmert, il cui partito di centro Kadima è dato per favorito dai sondaggi, ha invitato tutti gli elettori a recarsi alle urne. Ma i primi dati fanno registrare una bassa partecipazione. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
I dati sull’affluenza non sono confortanti: ha votato finora appena il 21 per cento degli aventi diritto. Si tratta della più bassa affluenza della storia di Israele. I seggi sono stati aperti tra straordinarie misure di sicurezza per il timore di attentati ma la l’ondata di violenze non si è arrestata: due israeliani sono morti dopo essere stati colpiti da un razzo lanciato da estremisti palestinesi sulla parte meridionale dello Stato ebraico. Il voto si colloca in un quadro complesso segnato dalle lacerazioni legate al ritiro da Gaza, da uno sconvolgimento politico dopo l’ictus che ha colpito il premier Sharon, dalla nascita del nuovo partito Kadima, e dalla vittoria di Hamas alle elezioni palestinesi.
Dato per favorito il partito di centro Kadima
I primi exit poll saranno diffusi questa sera, dopo la chiusura del voto. I sondaggi prevedono la vittoria del partito di centro Kadima, fondato dall’ex premier Ariel Sharon – oggi in coma dopo un’emorragia cerebrale – e guidato attualmente dal primo ministro ad interim Olmert. Al di là del risultato elettorale, è evidente che anche il prossimo governo israeliano dovrà essere di coalizione. Il premier Olmert ha già escluso di respingere il piano di ritiro unilaterale da parte della Cisgiordania e ha accennato a un possibile accordo con i laburisti e con lo schieramento di sinistra Meretz. Il Likud spera, invece, in un buon risultato delle destre per impedire a Olmert di guidare il prossimo esecutivo e propone il proprio leader, Netanyahu, per l’incarico di primo ministro.
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