Libano: Hezbollah parlano di vittoria
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Israele e Libano hanno ricevuto vasta eco e reazioni contrapposte le dichiarazioni del leader degli Hezbollah, Hassan Nasrallah, che ha parlato ieri davanti a circa un milione di persone radunate in un piazzale nella periferia meridionale di Beirut, per celebrare quella che è stata definita una vittoria “divina, storica e strategica” contro lo Stato ebraico. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il premier libanese, Fouad Sinora, ha definito “costruttivo” il discorso di Nasrallah sottolineando come l’importanza data alla ricerca del dialogo possa essere decisiva per l’avvenire. In Israele, invece, il portavoce del ministero degli Esteri ha usato l’espressione “spacconata” riferendosi al proclama di vittoria da parte del capo degli Hezbollah. Ma tra le polemiche e le divisioni si deve comunque registrare un evento significativo per la stabilità del Paese dei cedri: l’esercito libanese ha infatti preso posizione per la prima volta lungo la linea di confine con Israele.Il compito dei militari libanesi e dei soldati dell’ONU è però difficile e non privo di ostacoli: gli Hezbollah, infatti, non intendono deporre le armi.
Nasrallah: soldati dellìOnu sono i benvenuti
Il loro capo Nasrallah, che non appariva in pubblico dall’inizio del conflitto, ha detto ieri che “nessun esercito al mondo potrà disarmare i suoi guerriglieri”. “La resistenza – ha precisato – ha oggi più di 20 mila razzi ed è più forte di quanto lo fosse prima del 12 luglio”, giorno dell’avvio dell’offensiva israeliana in Libano. Parlando della missione dell’UNIFIL, la forza di interposizione dell’ONU, Nasrallah ha poi affermato che i soldati delle Nazioni Unite sono “i benvenuti”. Ma “la loro missione – ha aggiunto – deve rimanere quella definita dalla risoluzione 1701”, che prevede un’azione congiunta di militari dell’ONU e dell’esercito libanese. “Non tentino – ha infine ammonito Nasrallah – di disarmare la resistenza né di prendere informazioni” sui combattenti Hezbollah.
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By Israel Defense Forces [CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons