Medio Oriente, colloqui ad alto livello
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Medio Oriente, sono ripresi i colloqui del segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, in vista del vertice di domani con il premier israeliano, Ehud Olmert, e il presidente palestinese Abu Mazen. Intanto, Israele e Stati Uniti si sono detti d’accordo nel non riconoscere il nuovo governo di unità nazionale palestinese, che potrebbe vedere la luce nelle prossime settimane, se non rispetterà le condizioni poste dalla comunità internazionale. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il segretario di Stato americano ha incontrato questa mattina il ministro israeliano della Difesa, Amir Peretz. Nel pomeriggio sono inoltre in programma incontri separati con Ehud Olmert a Gerusalemme e con Abu Mazen a Ramallah. Ma l’incontro più importante è previsto per domani quando siederanno intorno allo stesso tavolo, oltre a Condoleezza Rice, anche il premier israeliano e il presidente palestinese.
Rilanciare il processo di pace
L’obiettivo della delicata missione americana è di dare slancio al processo di pace tra israeliani e palestinesi, fermo al 2000. Ma il percorso verso la riconciliazione è purtroppo ricco di insidie. L’uscente esecutivo, formato da uomini di Hamas, sta per essere sostituito da un governo di unità nazionale, aperto ai pragmatici di al Fatah e a politici indipendenti, ma le amministrazioni israeliana e americana si dicono comunque pronte a boicottare il nuovo governo palestinese se questo non riconoscerà lo Stato ebraico.
La questione del riconoscimento di Israele
Si teme che la linea intransigente palestinese sulla questione del riconoscimento di Israele possa proseguire anche in futuro. Gli ultimi sviluppi non fanno infatti sperare in svolte imminenti in questa direzione: l’accordo raggiunto lo scorso 8 febbraio alla Mecca da delegazioni di Hamas e al Fatah non prevede il riconoscimento di Israele e Hamas ha sempre respinto, finora, questa ipotesi.