Messa presieduta dal Papa nel Santuario di Caacupé
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Un popolo raccolto ai piedi di Maria. E’ questa l’emblematica immagine della celebrazione eucaristica, presieduta da Papa Francesco nel Santuario di Caacupé, dedicato all’Immacolata Concezione. Come Maria – ha affermato il Santo Padre – le donne del Paraguay hanno vissuto momenti difficili. Con coraggio – ha aggiunto – hanno saputo far rialzare un Paese distrutto dalla guerra. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Maria – ha detto Papa Francesco – è “una Madre che ha imparato ad ascoltare e a vivere in mezzo a tante difficoltà”. Ripercorrendo la sua vita – segnata da momenti difficili come la la nascita di Gesù in una stalla, la fuga in Egitto e la morte del Figlio sulla croce – ci sentiamo compresi:
“Su vida, es testimonio de que Dios…
La sua vita è testimonianza che Dio non delude, che Dio non abbandona il suo Popolo, anche se ci sono momenti o situazioni in cui sembra che Lui non ci sia”.
Maria è sempre accanto ai suoi figli
Maria, come si comprende anche nel Santuario di Caacupé che “custodisce gelosamente la memoria di un popolo”, è stata al fianco dei suoi figli in tante situazioni difficili:
“Ha estado y está…
E’ stata e rimane nei nostri ospedali, nelle nostre scuole, nelle nostre case. E’ stata e rimane con noi nel lavoro e nel cammino. E’ stata e rimane alla mensa di ogni casa. E’ stata e rimane nella formazione della Patria, facendo di noi una Nazione. Sempre con una presenza discreta e silenziosa. Nello sguardo di un’effigie, di un’immaginetta o di una medaglia. Sotto il segno di un rosario, sappiamo che non siamo soli, che Lei ci accompagna”.
Le donne hanno fatto rinascere il Paese
Come Maria, anche le donne e le madri paraguayane hanno vissuto situazioni molto difficili e hanno continuato a credere, anche “sperando contro ogni speranza”. E rivolgendosi proprio alle donne del Paraguay, il Papa ha detto:
“Con gran valor y abnegación…
“Con gran coraggio e abnegazione, avete saputo rialzare un Paese distrutto, sprofondato, sommerso dalla guerra. Voi avete la memoria, il patrimonio genetico di quelle che hanno ricostruito la vita, la fede, la dignità del vostro Popolo, insieme a Maria”.
Dio benedica la donna paraguayana
Quando “tutto sembrava crollare”, ha aggiunto il Santo Padre, le donne paraguayane hanno trovato nella fede la forza per non lasciar sprofondare la loro terra nel caos:
“Dios benedica este tesón…
Dio benedica questa tenacia, Dio benedica e conforti la vostra fede, Dio benedica la donna paraguayana, la più gloriosa d’America”.
Non si perdano le radici e le testimonianze di fede
Le parole pronunciate dall’Angelo e ascoltate da Maria “Rallegrati, … il Signore è con te” sono un appello per il popolo paraguayano “a non perdere la memoria”:
“… les raíces, los muchos testimonios…
….le radici, le tante testimonianze che avete ricevuto di gente credente e messa a rischio dalle sue lotte. Una fede che si è fatta vita, una vita che si è fatta speranza e una speranza che ci porta a precedere nella carità. Sì, alla maniera di Gesù, continuate a precedere nell’amore. Siate voi i portatori di questa fede, di questa vita, di questa speranza. Voi, paraguayani, siate i costruttori di questo oggi e domani”.
Affidamento del Paraguay a Maria
Al termine della celebrazione eucaristica, il Pontefice ha rinnovato l’atto di affidamento del Paraguay a Maria, fatto da San Giovanni Paolo II, nel Santuario di Caacupé, il 18 maggio del 1988.
Foto:
Va de Carro [CC BY 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/3.0)], via Wikimedia Commons