In Vaticano mostra “Visioni ed estasi”
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Nel prestigioso spazio espositivo del Braccio di Carlo Magno, l’ampia galleria dalle finestre rettangolari che congiunge la Basilica di San Pietro con il colonnato, è stata inaugurata ieri la mostra “Visioni ed Estasi”, un suggestivo percorso che si snoda tra capolavori dell’arte europea del Seicento e del Settecento prestati dai Musei Vaticani, dal Louvre, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia e dal Museo di Capodimonte. Le oltre cento opere esposte, tra cui quelle di alcuni fra i più intensi pennelli di questo periodo storico come Caravaggio, Guercino, Baciccio e Guido Reni, intendono riflettere sul rapporto tra l’umano e il divino.
Estasi e chiamata a Cristo
L’esposizione, promossa dal Comitato nazionale italiano istituito dal ministero dei Beni Culturali in occasione del IV centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino, propone fino al prossimo 18 gennaio 2004 alcune delle più importanti rappresentazioni della condizione estatica di Sante e Santi attraverso un itinerario che parte dalla “chiamata” a Cristo. La seconda sezione indaga il momento della “risposta” che dalle sofferenze e dall’abbandono fiducioso alla volontà di Dio porta all’imitazione di Cristo.
Musica del cielo
La terza tappa di questo percorso, impegnativo e ricco di suggestioni, è espressamente dedicata alle visioni che sovente conducono ad ascoltare la “musica del cielo”, il tema della quarta sezione della mostra. L’esposizione si amplifica nella quinta ed ultima sezione, dedicata alla gloria del Paradiso, che con una spettacolare galleria di quadri e bozzetti ricorda le volte affrescate e le cupole dipinte delle più celebri chiese barocche di Roma. Sul significato di questa mostra ascoltiamo il cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano.
R. – “E’ una mostra che fa onore agli organizzatori della famiglia francescana delle Marche e delle Puglie. Fa onore al Governatorato, che ha messo a disposizione questi splendidi locali ed invito tutti a guardare verso l’alto, perché l’estasi di San Giuseppe da Copertino ci ricorda il cammino dal cielo. Questa sera abbiamo avuto un momento di letizia spirituale. Questo, in fondo, è il messaggio dei Santi anche per l’umanità di oggi”.
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