Papa Franncesco esorta a pregare per l’unità del popolo messicano
© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – Papa Francesco, in occasione del 103.mo anniversario della squadra di calcio messicana “Club America”, esorta a pregare per il Messico affinché si percorrano le vie dell’integrazione e del bene comune.
Ascolta il servizio sul videomessaggio di Papa Francesco al Club America:
Il Papa si congratula con il “Club America” che si appresta a festeggiare 103 anni di storia. Questa squadra messicana, ricorda il Pontefice, unisce “lo sport e l’integrazione sociale con tante iniziative di solidarietà”. “Il futuro – aggiunge – non si costruisce con le lamentele, ma con decisioni come la vostra”.
Unità del popolo messicano
Dopo aver incluso nel suo saluto “tutti i club dell’amata Repubblica del Messico, di tutti i luoghi del Paese e di tutte le categorie”, Francesco indica nella ricerca del bene comune e dell’integrazione le vie per rinsaldare l’unità del popolo messicano:
Prego per l’unità del popolo messicano, affinché l’amata Vergine di Guadalupe continui a coprirvi con il suo manto perché non cadiate nella meschinità d’interessi di piccoli gruppi, ma piuttosto che la ricca diversità di culture e punti di vista che esistono nella vostra bella terra possa essere integrata sempre meglio. In modo tale che quel che prevale sia la ricerca del bene comune, con speciale impegno nell’integrazione dei più dimenticati.
Prendersi cura della casa comune
Il Papa si rallegra “molto che, nella celebrazione di quest’anniversario”, il cardinale Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Città del Messico, benedica l'”Aquilario per la conservazione dell’aquila reale”. Ricordando che l’aquila reale, simbolo del Club America, è una specie in estinzione, il Papa invita infine a prendersi cura della casa comune:
Spero che questo gesto a favore della biodiversità aiuti a prendere coscienza dell’improrogabile necessità che abbiamo di prenderci cura della nostra “Casa comune”. Sia l’ambiente sia le persone, senza escludere nessuno, ma prendersi cura della casa comune, prenderci cura l’uno dell’altro.