Presentato libro “Andate in tutto il mondo”

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

“E’ da un quarto di secolo che la scena politica internazionale si misura con un soggetto religioso universale come Giovanni Paolo II. La sua elezione, il 16 ottobre 1978, chiamava alla Sede di Pietro il primo Papa italiano dopo cinque secoli”… Sono le prime frasi del libro “Andate in tutto il mondo”, curato dal giornalista Piero Schiavazzi ed edito dalle Edizioni Dehoniane, che offre una lettura corale e differenziata del pontificato di Karol Wojtyla. Su questo volume presentato ieri nella sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede dal presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Camillo Ruini, ascoltiamo proprio il porporato, intervistato da Amedeo Lomonaco:

 

E’ un modo simpatico, non usuale, che permetterà a tanta gente di cogliere aspetti della personalità del Papa, che sono conosciuti non in maniera specifica. I vaticanisti stessi hanno avuto molte occasioni di essere vicini al Papa e così anche di cogliere meglio quello che possiamo chiamare il segreto delle sue scelte di vita.

La pluralità di voci e di contributi presente in questa iniziativa è rimarcata anche dal giornalista di Telepace, Piero Schiavazzi, curatore dell’intero ciclo di manifestazioni e della pubblicazione conclusiva “Andate in tutto il mondo”:

I giornalisti in questo caso hanno viaggiato per il Papa, andando a raccontare Giovanni Paolo II, con un duplice beneficio. Da una parte narrativo: hanno raccontato la storia con la freschezza della cronaca, vista e vissuta da vicino; e dall’altra, professionale: con il loro rigore professionale hanno assicurato il carattere pluralista, culturale dell’iniziativa.

Testimonianze di vaticanisti

Nell’opera convergono, dunque, testimonianze ed esperienze di vaticanisti italiani di diverse testate, per la prima volta insieme, per affrontare molteplici aspetti legati al Papa. Tra questi, Giorgio Acquaviva, del quotidiano “Il Giorno”, ha sviluppato il tema della sofferenza fisica di Giovanni Paolo II:

Ho puntato l’attenzione sulla sofferenza degli ultimi tempi del Papa e di come questa sofferenza, al di là delle limitazioni fisiche, di fatto sia diventata una nuova forma di comunicazione nei confronti delle potenze del mondo.

Sul ruolo svolto da Giovanni Paolo II come ponte di dialogo tra Islam e Cristianesimo, si è soffermato, inoltre, Giuseppe De Carli del Tg1:

E’ il Papa che credo abbia fatto più passi in avanti nei confronti della religione di Maometto; é grazie a lui che la Guerra del Golfo e la Guerra contro l’Iraq non si siano tradotte in uno scontro tra civiltà. Questo è il grande contributo dato alla pace da Papa Wojtyla.

“Giovanni Paolo II: cifre, gesti e parole di un grande pontificato”: è questo il tema scelto da Orazio Petrosillo del “Messaggero”:

E’ il secondo Papa per “durata” tra i successori di Pietro; ha percorso un milione e 242 mila chilometri; è stato il Papa che ha avuto un Magistero di oltre 80 mila pagine, con il più alto numero di santi e beati.

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